È Immuni il nome della app scelta per il tracking del Covid19, ideata da Bending Spoons in partnership con il Centro Medico Santagostino, fondato da Oltre Venture, e Jakala.
Si chiama Immuni la app di tracciamento della diffusione del Coronavirus creata da Bending Spoons in partnership con Jakala e Centro Medico Santagostino, la rete di poliambulatori privati milanese ideata e diretta per oltre dieci anni dal fondo di impact investing Oltre Venture. Immuni è quindi la app scelta dal commissario per l’emergenza del Coronavirus, Domenico Arcuri, per gestire la diffusione del Covid19 e il tracking nazionale nella fase due di allentamento del lockdown.
Immuni: la app nata dalla partnership tra Bending Spoons e Centro Medico Santagostino
Come si legge nell’ordinanza, la licenza della app Immuni viene concessa gratuitamente da Bending Spoons e dal Centro Medico Santagostino per una sperimentazione in alcune regioni italiane pilota e in alcune sedi di aziende che hanno aderito all’iniziativa. La app di tracking, disponibile per tutti da maggio, sarà in seguito utilizzata su larga scala rispettando il requisito della volontarietà richiesto dalla Commissione Europea per tutte le app e i sistemi di tracciamento della pandemia di Covid19.
Gli utenti di Immuni, dopo aver effettuato il download della app, hanno accesso a due sezioni: un diario clinico per tracciare il proprio stato di salute e l’evoluzione dei sintomi del Coronavirus (senza che alcun dato venga condiviso dall’applicazione con altre piattaforme), e una sezione di tracciamento basato sulla tecnologia Bluetooth, che consente allo smartphone dell’utente di Immuni di riconoscere in maniera anonima gli altri smartphone nelle vicinanze (che a loro volta devono avere la app di tracking installata). La licenza della app Immuni è concessa gratuitamente.
La app di tracciamento Immuni disponibile anche per i medici
Immuni non fa uso di GPS. Nel momento in cui l’utente che ha scaricato la app di tracciamento ideata da Centro Medico Santagostino, Bending Spoons e Jakala dovesse risultare in seguito positivo al tampone per il Coronavirus, l’utente stesso sarà informato dal proprio medico – dotato di una versione dedicata della app – della possibilità di sbloccare volontariamente con un codice la lista dei contatti (anonimizzati) che l’utente stesso ha incrociato, per l’invio automatico di una notifica di allerta a questi ultimi.
La app Immuni è conforme alle linee guida europee relative alle app di tracciamento dei contagi da Coronavirus: sì ad anonimato, Bluetooth e volontarietà, senza alcun tipo di geolocalizzazione. Nel dettaglio, l’utilizzo del Bluetooth da parte di Immuni ha come scopo quello di rispettare il requisito della capacità di stimare con precisione sufficiente la “vicinanza” tra le persone, onde rendere più efficace l’allerta per coloro che sono eventualmente entrati in contatto ravvicinato con una persona risultata in seguito positiva al Coronavirus.
Immuni è stata scelta dal Ministero dell’Innovazione tra oltre 300 proposte di app di tracciamento. L’ordinanza con cui il commissario Arcuri ha dato il via libera alla stipula del contratto (numero 10 del 16 aprile) sottolinea come la app sia stata sviluppata “esclusivamente per spirito di solidarietà e, quindi, al solo scopo di fornire un contributo volontario e personale utile per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 in atto”, concedendo in licenza d’uso gratuita, aperta e perpetua il codice sorgente e tutte le componenti applicative della app di tracking.